Dall'informatica al cielo. Carlo Acutis

Carlo Acutis aveva capito che la santità non consiste nell'occupare un posto in una nicchia, ma nella ricerca quotidiana della felicità, nel desiderio di donarsi senza compensi, fuggendo la tentazione di trasformare la vocazione in un ruolo, la vita cristiana in un'abitudine.

Non si accontentava della mediocrità, per questo aveva messo al centro della sua vita l'essenziale: la Parola di Dio e il Pane di vita.

Eucaristia, carità, studio, rosario. E poi il computer che per Carlo era uno straordinario strumento di evangelizzazione. Ecco perché possiamo pensare a lui come patrono del web e protettore di tutti i cybernauti: un ragazzo di quindici anni, "patito" di Internet come i suoi coetanei, e per di più convinto che sia uno speciale veicolo di evangelizzazione e di catechesi in questo nostro tempo.