La gioia di credere

«Forse questa raccolta di scritti di Madeleine Delbrêl non comprende pagine violente (della violenza dei santi e dei testimoni) come capita di leggere in Noi delle strade. Ma qui, ancor più che là - forse - è possibile avvertire la finezza e l'audacia spirituale di questa donna. E, in entrambi i casi, Madeleine Delbrêl appare come una interprete magistrale della fisionomia cristocentrica della spiritualità cristiana.

Vivendo l'esperienza cristiana in clima marxista, mostra un senso acutissimo della originalità cristiana. Come ha notato uno dei maggiori teologi contemporanei della spiritualità, Giovanni Moioli, "qui sta il postulato regolatore fondamentale del credere cristiano, per Madeleine Delbrêl". E la presenza di questo "postulato regolatore è legata a una fondamentale volontà di ubbidienza e si mantiene a prezzo di una non-paura dell'originalità cristiana, o, come direbbe Madeleine Delbrêl, dell'insolito cristiano. Ciò qualifica la sua storicità: essere presente nella storia come un prolungamento di Cristo, e insieme dover inventare questa sua presenza" (G. Moioli, Dizionario di spiritualità, p. 363 s.)». (Mons. Renato Corti)