Tra le diverse medaglie che raffigurano Gesù Bambino, la più significativa è la "medaglia della salvaguardia"; approvata da Papa San Pio X nel 1909, viene portata come segno di affidamento e richiesta di protezione.
Essa raffigura, insieme all'immagine di Gesù Bambino, la croce, simbolo della nostra salvezza, e alcune parole evangeliche e invocazioni, fra cui la principale è il nome di Gesù.
Gesù stesso ci insegna a invocare il suo nome per poter ottenere ciò che domandiamo (Gv 14,13; 15,16; 16,23); nel suo nome gli apostoli scacciavano i demoni (Lc 10,17; Mc 16,17; At 16,16) e guarivano i malati (At 3,6; 9,34).
Accanto al nome di Gesù sono incise alcune iniziali: "R.S.E." (Rex sum ego - Io sono re), "A.R.T." (Adveniat regnum tuum - Venga il tuo regno), "V.R.S." (Vade retro Satana - Vattene Satana). Sul retro si trova ancora il nome di Gesù: "JHS" (Jesus hominum Salvator - Gesù Salvatore degli uomini), con intorno due scritte: "Verbum caro factum est" (Il Verbo si è fatto carne), "Vincit, regnat, imperat. Nos ad omni malo defendat" (Vince, regna, domina. Da ogni male ci difenda).
La "medaglia della salvaguardia" è, dunque, un aiuto efficace per tenerci alla presenza di Gesù e per averlo sempre con noi come difensore dalle insidie del demonio, che cerca di nuocere sia all'anima che al corpo.
Essa ravviva la nostra fede in Gesù: nella sua incarnazione e infanzia, nella sua croce redentrice, nel suo nome - l'unico in cui siamo salvati (At 4,12) -, nella sua potenza e nel suo amore che sempre ci protegge.