Noi delle strade

«A distanza di molti anni dalla prima edizione italiana di Noi delle strade, viene in mente quanto scriveva, negli anni immediatamente seguenti il Concilio, L. Bouyer. Mentre avvertiva che la Chiesa stava entrando in un periodo difficile e carico di responsabilità, e mentre non esitava a usare parole franche circa alcune possibili illusioni e deviazioni, rimandava a Madeleine Delbrêl, alla sua limpidezza e alla sua forza: "Tutto quello che occorre dire, oggi più che mai, mi sembra che sia stato detto, molto meglio di quanto io non saprei dire, da una semplice donna, che è uno degli autentici apostoli del nostro tempo, e della quale io penso, salvo meliori iudicio, che la Chiesa potrebbe certamente un giorno canonizzarla. Parlo di Madeleine Delbrêl e del suo libro senza pretese: Nous autres, gens des rues. È la lettura più tonificante che si possa raccomandare nell'ora attuale".

Testi che apparivano originali negli anni '40 e che mostravano lucidità ed equilibrio negli anni '60, continuano ancora oggi ad essere affascinanti. Se ci si domanda dove sta il segreto, credo si debba rispondere che esso sta nel fatto che Madeleine Delbrêl espime una sintesi vivente tra intensità religiosa, assoluta obbedienza al Vangelo, amore indiscutibile alla Chiesa, attenzione reale alla condizione dell'uomo.

Chi legge questi scritti non tarda a rendersene conto e a diventare, in qualche modo, alunno di questa Maddalena dei giorni nostri. Ella, nota J. Loew, come la Maddalena del Vangelo ha interpretato la vita come la grande occasione per annunciare, con passione  gioia, il Cristo risorto e vivo». (Mons. Renato Corti)