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Questo libro attinge a quel prezioso tesoro che sono le parole del Signore alla mistica bavarese Justine Klotz riguardo San Giuseppe e la Sacra Famiglia, da lei annotate in ubbidienza alla Chiesa e al proprio padre confessore.
Sono stralci della vita della Famiglia di Gesù in terra, descrizioni dei sentimenti che essi provavano nella loro intimità e che penetrano nell'anima di chi li legge.
La figura di San Giuseppe, padre e custode della Santa Famiglia, è rivelata da Nostro Signore e da Maria Santissima con tenerezza e ammirazione.
Dice Gesù a Justine: "Dio gli ha dato autorità... Nessuno può somigliargli, nemmeno il più grande sacerdote. È unico nella sua umiltà, pazienza e purezza. ... Solo lui poteva aiutare mia Madre perché Dio aveva visto la sua anima veramente pura per sostenere questa missione. Non potrei immaginarmi il cielo senza di lui... Come l'ha amato mia Madre! Lei vedeva nel suo cuore puro".
Giuseppe ha ricevuto da Dio anche il compito di custode della Chiesa, come spiega Gesù a Justine: "Agli uomini serve il suo aiuto. Di nessun altro c'è così tanto bisogno per aiutare le anime! Aiutare è il suo compito più grande, perciò è sempre disponibile. ... Sbriga le questioni più difficili e protegge dal pericolo! Tutto gli è affidato. ... Lo si deve venerare profondamente, io lo venero con voi...".
DAL TESTO:
SAN GIUSEPPE RACCONTA LA FUGA IN EGITTO
[...] Quando oltrepassammo il confine, il cuore si fece più leggero, ma il pericolo era maggiore. A causa dei ladroni, ben pochi avevano messo piede in quella desolazione. Difficile trovare qualcuno che l’avesse attraversata indenne. Io volevo abbreviare la strada. Maria era sfinita. La paura l’aveva quasi consumata. Il Bambino gemeva, lei piangeva. Li ho portati entrambi per un bel pezzo. Entrambi pesavano ben poco. Lei era poco più che una bambina. Sentivo che entrambi pensavano a me con amore. La mia anima era come sollevata in cielo. Nulla traspariva, nemmeno dallo sguardo. Ogni cosa l’avrebbe spaventata. Lei era assorbita completamente dal Bambino, come lo ero io stesso…
Era preoccupata per me, per cosa fare se le mie forze fossero venute meno. Eravamo pieni di molte paure per gli animali selvatici, che erano ovunque. Con quale umiltà sapeva chiedere aiuto! E sempre giungeva aiuto nel bisogno estremo.
Trovammo la casa di un ladrone, una specie di capanna. La Madre gli mostrò il Bambino, sollevandolo: egli, lì per lì, lo stette a fissare. Poi improvvisamente fu luce nella sua anima e ci lasciò entrare. Non potevamo decifrare il suo riso: era astuzia o gioia? Sì, perché aveva un aspetto torvo, quand’ecco, si fece vedere una mamma con un bambino avvolto in stracci. Il piccolo aveva la febbre ed era molto grave. Questo aveva intenerito l’uomo. Io ero attento ad ogni movimento che potesse indicare pericolo.
La notte stava calando quando arrivammo. Accesero un piccolo fuoco per vederci e per vedere. Il fumo usciva da una fessura praticata nella capanna. Maria si era addormentata, appoggiata a me. Io ero la sua protezione, lei lo sapeva. Eravamo controllati anche dal ladrone, che ci mostrò il suo aiuto poiché quella notte il bimbo suo riuscì a dormire per la prima volta, dopo tempo. La febbre era passata. Lei capiva che questo aiuto era giunto tramite noi. Così, nel momento di estremo bisogno, ci giunse ancora una volta aiuto.
Verso l’ora sesta ci alzammo e volevamo riprendere la via. Non potemmo resistere alle loro richieste di restare ancora un po’. Vedemmo però che il loro figlio si era risvegliato guarito. Sbucò dall’angolo. Pieni di gioia si erano inginocchiati accanto al loro figlio e mostravano anche a noi la loro gioia. Poi ci lasciarono andare, ma non senza protezione poiché erano luoghi selvaggi. L’uomo percorse con noi un bel pezzo di cammino per farci trovare la via d’uscita.
Ci eravamo quasi. Avevamo il sole sopra di noi e ringraziammo pieni di profonda gioia e felicità.
C’era stata accordata molta protezione in quell’estremo bisogno. All’aperto, sotto il cielo e nelle mani di Dio, la nostra fiducia era cresciuta… Era come se il Bambino ci fosse stato donato nuovamente. Questo rallegrava il nostro cuore.
Potevamo nuovamente muoverci liberi. La paura che ci paralizzava sparì dai nostri cuori. Maria poté dare nutrimento al Bambino; io cercavo una sorgente, che presto potei scoprire. Fu un grande regalo del cielo in un luogo dove c’era poca acqua. Era un luogo solitario, ma non c’era pericolo. Era bello come a casa. Ci sentimmo nelle mani del Padre. Anche gli occhi del Bambino brillavano ed egli guardava contento di qua e di là. Quando vennero gli uccelli, egli li guardò sorridente, mentre becchettavano accanto a noi. Gioiva di gusto.
Ogni cosa veniva donata alla sua umanità dal Padre. Maria lo curava con profondo amore.
Quando pregavamo congiungeva da solo le manine e sembrava guardare all’insù il Padre. Vedemmo una colomba bianca svolazzare verso il basso, attirò tutta l’attenzione del Bambino. Era tutto avvolto di luce.
Il viaggio continuò, nel profondo della regione. Avevamo ora ben poco per calmare la fame, perciò eravamo deboli. Giungemmo presso un albero di fichi che si piegava fino a noi. Dopo esserci saziati prendemmo con noi anche dei frutti. Anche il Bambino si mostrò affamato. Avevamo già percorso un bel pezzo di strada. Davanti a noi un’ampia regione, ma in nessun posto vedevamo gente...
Prefazione
San Giuseppe, padre putativo del Figlio di Dio
Una delicatissima questione di coscienza
Maria riguardo se stessa
San Giuseppe convocato al tempio
Lo Spirito Santo riguardo San Giuseppe
La nascita di Gesù in un Inno trasmesso a Justine dallo Spirito Santo
Gesù parla della propria nascita
Gesù descrive il comportamento di San Giuseppe: un esempio per noi tutti
San Giseppe racconta la fuga in Egitto
San Giuseppe parla a Justine della vita della Sacra Famiglia
Gesù parla di San Giuseppe
Maria riguardo San Giuseppe
Gesù parla di sua Madre e di San Giuseppe
Preghiera di offerta del Cuore Immacolato
Conclusione
Anno di San Giuseppe
Preghiera in onore dei sette dolori e sette allegrezze di San Giuseppe
Appendice
Preghiera all'Eterno Creatore, per i figli
L'Alleanza di donazione: aiuto per tutti!
Preghiera a San Giuseppe
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